PAURA DI IMPAZZIRE E PERDERE IL CONTROLLO

paura di impazzire e perdere il controllo

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Se ti trovi su questa pagina probabilmente è perché hai bisogno di essere rassicurato di non stare per impazzire o perdere il controllo.

In questo articolo ti parlerò di molti aspetti che riguardano questa comune preoccupazione, dandoti informazioni che ti potrebbero servire per capire e gestire meglio questo disagio.

Tante persone che seguo e che ho seguito avevano questo stesso timore e lo hanno superato.

Questo significa due cose.

La prima: non sei l’unica persona che soffre di questo disagio.

La seconda: è un problema che può essere risolto.

Prima di entrare nel cuore del problema, è giusto però che tu sappia un’altra cosa.

LA TERZA COSA CHE DEVI SAPERE

Se sei qui forse è perché hai bisogno di essere rassicurato.

Lo abbiamo già detto all’inizio di questo articolo, ma è giusto ribadirlo nuovamente.

È infatti giusto che tu sappia che ricercare rassicurazioni può mantenere il tuo problema.

Ricorda: più cercherai di rassicurarti di non stare impazzendo o perdendo il controllo, più la tua mente si ingegnerà per dimostrarti il contrario.

ansia di impazzire

Prova a pensarci.

Se tu fossi convinto che quello che stai vivendo fosse soltanto ansia non avresti bisogno di rassicurazioni.

Ti diresti semplicemente:

«È solo ansia, passerà!».

Se invece hai bisogno di essere rassicurato, significa che una parte di te crede che tu stai realmente per impazzire o perdere il controllo.

Questo è dunque il reale problema: il fatto che tu sei convinto di poter impazzire o perdere il controllo.

O meglio, che una parte di te ne sia convinta.

Hai presente quei pensieri sgradevoli che talvolta ti vengono in mente?

Quelli che ti dicono:

«Adesso potresti impazzire! Ora potresti perdere il controllo!».

Ecco, è proprio questo ciò a cui mi riferisco.

Questi non sono altro che i pensieri ossessivi di una piccola parte di te.

Una parte spaventata poiché convinta di poter realmente andare incontro a questo catastrofico scenario.

Se dunque oggi hai bisogno di rassicurazioni è perché talvolta questa piccola parte si risveglia, ripetendoti come un disco rotto sempre le stesse parole:

«Attento perché, se fai certe cose, potresti impazzire!».

Ora il punto è che, quando questa parte si sveglia dal suo letargo, tu non sai come gestirla!

Ti spaventi a tua volta finendo infine per convincerti che ha ragione!

In cuor tuo forse sai di non stare per impazzire, perché non credi ciecamente a questa parte, ma…

…puoi veramente esserne certo?

E se ti sbagliassi?!

dubbio di impazzire

Questo è il dubbio che ti viene.

Ed è questo il motivo per cui senti il bisogno che qualcuno ti rassicuri che non è così.

Possibilmente qualcuno di autorevole.

Esperto in materia.

Qualcuno del campo che ti dica che tu non impazzirai veramente.

Che non perderai il controllo.

Che le tue sono solo paranoie.

In realtà forse già qualcuno  ha provato a rassicurarti, permettendoti di riportare nel suo letargo quella parte di te convinta di poter impazzire o perdere il controllo.

Ma poi che cosa è accaduto?

Che quella parte si è risvegliata dal suo sonno, tornando a spron battuto a ripeterti la stessa cantilena:

«Ricordati che potresti impazzire!».

Perché dunque non ha funzionato?

PERCHÉ LA RASSICURAZIONE NON FUNZIONA?

Ricevere rassicurazioni non funziona e per due motivi.

#1. QUELLA PARTE SPAVENTATA DI POTER IMPAZZIRE E PERDERE IL CONTROLLO NON SI LASCIA CONVINCERE

sensazione di impazzire

Occorrono specifiche manovre terapeutiche per modificare queste convinzioni profonde.

Non basta dirsi:

«Non sto impazzendo! È solo ansia!».

Se fosse così semplice, saresti già stato in grado di farlo da solo o ti saresti convinto delle rassicurazioni che altre persone ti hanno probabilmente già dato.

È la tua mente infatti che ti sta impedendo di crederci veramente e, per quanto potrà sembrarti strato, è giusto che sia così!

Se infatti i tuoi convincimenti potessero modificarsi tanto facilmente, saresti in una condizione di reale pericolo.

Ad esempio, sarebbe sufficiente che qualcuno ti dicesse che sei in grado di volare per convincerti di esserne realmente capace, instillandoti persino la curiosità di provarci!

Poiché la tua mente è saggia, tuttavia, questo non accade.

Quel che può accadere, al massimo, è che arrivi a maturare  l’ossessione di compiere un simile gesto, provando un’ansia analoga a quella di impazzireperdere il controllo.

Prima di imparanoiarti anche su questo, tieni a mente una cosa:  pensare di fare una cosa simile non ti porterà di certo a farla!

Non basta pensare di fare una cosa per arrivare a farla realmente!

Specialmente se tali pensieri non sono frutto della tua volontà, ma di un semplice automatismo mentale.

#2. QUANDO QUELLA PARTE SPAVENTATA SI RISVEGLIA, TU CREDI PIÙ A LEI CHE A NESSUN ALTRO

paura di perdere il controllo

È possibile che senta il bisogno che qualcuno ti rassicuri al 100% che questa parte non abbia ragione.

Il problema tuttavia è  che non esiste informazione sulla faccia della Terra capace di darti la certezza di non poter realmente  perdere il controllo o impazzire.

Hai bisogno di trovare questa rassicurazione da solo.

Dentro di te.

Ma per farlo non potrai aspettarti che quella parte spaventata ti dica che hai ragione.

Quella è una parte profondamente convinta che tu possa impazzire e perdere il controllo e, come tale, rimarrà spaventata.

Almeno per un pò.

Dovrai rassicurarla con pazienza, amorevolezza e, soprattutto, con valide riflessioni.

Pertanto ricorda: la soluzione che stai cercando non consiste nel trovare la giusta rassicurazione, ma nel comprendere che cos’è e come funziona la paura di perdere il controllo e impazzire e quali operazioni è necessario compiere per farla cessare.

In psicoterapia questo tipo di informazioni prendono il nome di “psicoeducazione”.

Nel nostro caso, la psicoeducazione sulla paura di perdere il controllo e impazzire.

In effetti tutto l’articolo non è altro che una dettagliata psicoeducazione su questa paura!

Vediamo dunque nel dettaglio di che si tratta.

COME FUNZIONA LA PAURA DI PERDERE IL CONTROLLO E IMPAZZIRE?

Come tutte le preoccupazioni, la paura di perdere il controllo e impazzire non è altro che una manifestazione d’ansia.

La chiamiamo “paura”, ma in realtà è più una forma d’ansia.

È patologica?

In molti mi fanno questa domanda.

La risposta che offro è sempre è la stessa: dipende.

Provare ansia è cosa sana e giusta, ma in alcuni casi può diventare un problema.

problema di impazzire

Quando?

Beh, per esempio quando diventa:

  • particolarmente intensa
  • assai frequente
  • molto invalidante

In questi casi se ne potrebbe parlare come di un “disturbo”.

A me piace più parlarne in termini di “problema”.

Mi sembra infatti che “disturbo” sia un termine fin troppo angosciante e stigmatizzante.

Inoltre, mi sembra che questo lasci spesso la persona con la sgradevole sensazione di essere disturbata nel profondo e di non poter fare nulla per uscirne.

“Problema”, al contrario, mi sembra rispecchiare maggiormente la realtà di questa condizione.

Ossia, una normale manifestazione d’ansia che, per motivi che spiegheremo, è diventata particolarmente intensa, frequente e invalidante.

Come tutte le forme d’ansia, anche la paura di perdere il controllo e impazzire si esprime ad un livello fisico, comportamentale e psicologico.

Ad un livello fisico, ad esempio, potremmo sentire il respiro più affannoso il “cuore in gola” e i muscoli più contratti.

Ad un livello comportamentale potremmo sentirci irrequieti, pronti a scattare per un nonnulla, oltre che desiderosi di non affrontare certi eventi (ne parleremo più avanti).

Infine, ad un livello psicologico potremmo ritrovarci con in mente tanti pensieri angoscianti di poter perdere il controllo e impazzire.

A ben vedere, è questa la componente che più solitamente riportano le persone.

Ecco dunque la quarta cosa che ti è utile tenere a mente: la paura di perdere il controllo e impazzire è una manifestazione d’ansia di cui ti stai rendendo conto principalmente ad un livello psicologico.

Perché?

Interessante domanda.

Probabilmente il motivo è da rintracciarsi nel fatto che le persone che soffrono di questa forma d’ansia sono particolarmente sensibili a tutto ciò che viene loro in mente.

Ad esempio, potrebbero essere persone di carattere molto riflessive e introverse, ossia abituate a prestare grande attenzione al loro mondo interno e a riflettere tra sé e sé su tutto ciò che viene loro in mente.

pensare di impazzire

Altre, al contrario, lo sono diventate nel corso della vita, spesso al fine di gestire sofferenze emotive personali.

Ne sono un esempio quegli adolescenti che, per evitare di venire continuamente rimproverati per le loro disattenzioni e azioni impulsive, hanno imparato ad iper-controllare il proprio comportamento e i propri pensieri, iniziando così a pensare troppo.

Ora, sia che si sia nati o meno con tali caratteristiche, resta il fatto che tale manifestazione d’ansia di per sé non dovrebbe essere un problema.

Il pensiero di perdere il controllo e impazzire, infatti, per quanto spiacevole, non è di certo patologico!

Non a caso tali pensieri sono stati inclusi nel Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali (DSM-5) alla voce “attacco di panico, ossia una normale reazione di paura di grande intensità caratterizzata dalla presenza di quattro o più dei seguenti sintomi:

  1. Tachicardia con intense palpitazioni
  2. Sudorazione
  3. Tremori o mioclonie
  4. Dispnea o sensazione di soffocamento
  5. Sensazione di asfissia (iperventilazione)
  6. Dolore o fastidio al petto
  7. Nausea o dolore addominale
  8. Vertigini, sensazione di svenimento o di avere la testa leggera
  9. Brividi o sensazione di calore
  10. Parestesie (es., intorpidimento dei muscoli, formicolio, etc.)
  11. Derealizzazione (senso di irrealtà) o depersonalizzazione (senso di distacco dal proprio corpo)
  12. Paura di impazzire e di perdere il controllo
  13. Paura di morire

Ma come mai, tuttavia, stanno emergendo tali pensieri?

PERCHÉ SI PENSA DI PERDERE IL CONTROLLO O IMPAZZIRE?

Ciascuno di noi può ritrovarsi ad avere nella propria mente simili pensieri, ma per motivi differenti.

Vediamo un esempio.

Lucia è spaventata dal pensiero di perdere il controllo perché tempo fa ha avuto una crisi d’ansia durante un esame universitario.

paura di impazzire e perdere il controllo

In quell’occasione era così spaventata di fare brutta figura davanti al docente e ai colleghi da non riuscire quasi a parlare.

Perdeva spesso il filo del discorso e temeva di apparire impreparata ed essere rimproverata dal docente per la sua inadempienza e per avergli fatto perdere tempo.

Lucia ha avuto genitori molto severi ed esigenti, al punto che oggi la spaventa tremendamente la possibilità di venire criticata da una figura autorevole o autoritaria.

L’esame non è andato come Lucia sperava, ma ciononostante è stato superato.

Tuttavia, quel giorno Lucia è rimasta turbata a lungo ripensando all’esame, a quello che il docente aveva pensato di lei e a come avrebbero reagito i suoi genitori se avessero saputo l’accaduto.

La mente di Lucia non riusciva a fermarsi, portando ben presto la ragazza a sperimentare la spiacevole sensazione di non avere controllo su quei rapidi e angosciosi pensieri che stavano emergendo nella sua mente.

In quel momento Lucia si è detta di non avere controllo sui propri pensieri e di stare impazzendo.

Lucia chiaramente non è impazzita, ma in quell’occasione si è convinta  che ciò stava realmente per accadere, al punto che oggi dubita di essere una persona completamente sana.

Teme infatti di trovarsi agli esordi di uno stato irreversibile di Schizofrenia non ancora diagnosticata.

È molto spaventata al pensiero di rivivere quell’angosciosa sensazione di impazzire e teme che, se dovesse riviverla, questa sarebbe la volta decisiva per impazzire veramente.

Per questo ha smesso di bere caffè, di riflettere tra sé e sé, e di fare tante altre cose che oggi la porterebbero a riaccendere quel flusso di pensieri che tanto la spaventa.

COSA CI INSEGNA IL CASO DI LUCIA?

L’esempio di Lucia ci mostra come la paura di perdere il controllo e impazzire è figlia di un’esperienza passata nella quale, in un dato momento, si è giunti alla conclusione di stare per impazzire o perdere il controllo.

In pratica, a seguito della percezione di un’esperienza interna mai sperimentata prima e in quel momento inspiegabile per la ragazza, Lucia è arrivata a dirsi di stare impazzendo, convincendosi infine di questo.

La sua mente oggi tende dunque a ripeterle di stare impazzendo ogni qual volta la ragazza si accorge di avere dei pensieri che scorrono un po’ più velocemente del solito nella sua mente.

paura di pensare troppo e impazzire

Come si vede da questo esempio, la sensazione di impazzire e di perdere il controllo è spesso legata ad una scorretta interpretazione di un fenomeno che si è vissuto in passato.

Nel caso di Lucia, l’essersi resa conto di stare avendo dei pensieri molto rapidi nella sua mente.

Altre persone tendono a dare la stessa interpretazione negativa per altri fenomeni.

Ad esempio, alcune persone possono arrivare a credere di impazzire nel non riuscire a darsi una spiegazione del perché si sentono tristi o ansiose.

Altre persone, al contrario, giungono a tale conclusione quando sperimentano spiacevoli sensazioni connesse all’ansia.

Ne è un esempio la depersonalizzazione o la derealizzazione, ossia degli stati di alterazione della percezione del proprio corpo o della realtà che ci circonda.

Quello che è importante che tu tenga a mente è che il tuo timore di impazzire potrebbe essere nient’altro che l’esito di un apprendimento errato.

Detto diversamente, una banale associazione tra un qualcosa di reale e concreto che hai percepito e uno scenario mentale ipotetico che la tua mente ha creato per darsi una spiegazione su quanto ti stava capitando

Puoi vederla così:

Alcune persone si ripetono di stare avendo un infarto ogni volta che sentono il cuore battere più velocemente senza un apparente motivo.

Altre, invece, si dicono di stare per soffocare ogni qual volta percepiscono il respiro più affannoso del solito.

paura di soffocare

Tu, invece, ti dici di impazzire o perdere il controllo ogni qual volta accade X.

Cos’è X?

Beh, per Lucia era lo scorrere veloce dei pensieri.

Per altri è il vivere qualche sensazione connessa alla tristezza o all’ansia.

Per te invece?

Proviamo a capirlo assieme.

COME CAPIRE CHE COSA CI SPAVENTA?

Pensa all’ultima volta che hai avuto il forte timore di impazzire.

Dove ti trovavi?

Che cosa stavi facendo?

Qual è stato l’esatto momento in cui ti sei detto di stare per perdere il controllo?

E poco prima che cosa stava accadendo?

Prova a ragionarci su’, vedrai che anche tu riuscirai a trovare la tua X.

Se invece avessi difficoltà, prova a contattare uno psicoterapeuta esperto in terapia cognitivo comportamentale per risalire insieme a lui a questa incognita.

Tieni comunque a mente una cosa.

Potresti avere difficoltà a ricordare precisamente un evento accaduto tanto tempo fa.

Solitamente, infatti, persone che hanno avuto il timore di impazzire hanno imparato velocemente a proteggersi da questo “rischio”.

In che modo?

Nel modo in cui solitamente si affrontano queste paure: evitando tutto ciò che, secondo loro, potrebbe portarle a perdere il controllo e impazzire e rimanendo all’interno della propria comfort zone.

evitare di impazzire

Qui la lista può farsi davvero lunga e variare da persona a persona.

Ad esempio, potresti avere imparato a non guardare più certi film o serie tv, non ascoltare più certe canzoni, non rimanere da solo con i tuoi pensieri, etc.

A seconda di ciò che ti ha portato a credere di stare per impazzire (la tua X, per intenderci), potresti aver trovato eventi e situazioni diverse da evitare.

Tutto questo che cosa comporta?

Ne parleremo quando affronteremo la trappola dell’evitamento.

Quel che ti serve ora tenere a mente è puramente che, in realtà, comprendere da dove tutto è nato può essere utile, ma non indispensabile.

Più utile, al contrario, è il porsi un altro tipo di domanda:

Se pensare di perdere il controllo e impazzire è un pensiero spiacevole, ma non attestante la presenza di un problema mentale, perché sta diventando oggi un problema?

COSA RENDE LA PAURA DI PERDERE IL CONTROLLO E IMPAZZIRE UN PROBLEMA?

Abbiamo detto che la paura di perdere il controllo e impazzire è una forma d’ansia.

Detto diversamente, l’aspettarsi che qualcosa di spiacevole possa capitare.

In questo caso, la possibilità di impazzire e perdere il controllo.

Ma come mai la mente elabora questi scenari catastrofici?

A questa domanda abbiamo provato a dare una risposta poco sopra.

Probabilmente, ciò dipende dal fatto che in passato si è giunti erroneamente a questa conclusione per spiegarsi qualcosa per il quale non si era trovata altra spiegazione se non quella di stare impazzendo e perdendo il controllo.

Perfetto, ma come mai oggi la mia mente continua a ripetermelo?

Come tutte le manifestazioni d’ansia, in realtà, la mente lo fa per proteggerci.

non perdere il controllo

Potrà sembrarti strano, ma è proprio così.

La tua mente sta cercando di prendersi cura di te facendoti venire in mente questi “simpatici” pensieri:

«Hey! Forse stai impazzendo! È il caso che tu non faccia questa cosa!».

Vuole, in pratica, che tu ti metta al sicuro rispetto al rischio di perdere il controllo o impazzire, perché una parte di te evidentemente ne è profondamente convinta.

Il punto è che, anche se facessi ciò che la tua mente ti esorta a non fare, con grandissima probabilità, non impazzirai e non perderai il controllo!

So a cosa stai pensando: grandissima probabilità non equivale a certezza!

Tanto è vero che tu sei qui e stai leggendo questo articolo proprio per rassicurarti di questo.

Ne parleremo, ma per ora ti basti sapere che quello che questa parte di te non sa è che tu sei verosimilmente già al sicuro perché il rischio che possa impazzire è minimo o non diverso rispetto al rischio che tutti noi abbiamo di impazzire e perdere il controllo.

Il problema è che, ogni qual volta tu dai corda a questa parte di te, ti convincerai un po’ di più di poter realmente perdere il controllo e impazzire, e questa parte si farà un più forte e presente.

Questo significa che impazzirai?

No di certo!

Significa solo che il pensiero di impazzire si farà più frequente e questo ti porterà a vivere più disagio e a desiderare di fare (o non fare) certe cose.

Per esempio, potresti non voler più…

  • …vedere film che trattano il tema della follia, per paura di impazzire
  • …avvicinarti a balconi o finestre, per paura di gettarti giù
  • …afferrare oggetti appuntiti o affilati, per paura di tagliarti
  • …guidare in autostrada, per paura di girare istintivamente il volante e causare un incidente
  • …sederti in luogo chiuso e affollato, per paura di alzarti e gridare qualcosa di inappropriato

Riassumendo, la parte spaventata di te sta cercando di proteggerti motivandoti a fare o non fare certe cose.

controllare l'ansia

Pena, a suo dire, il rischio di impazzire e perdere il controllo.

E tu, poiché sei molto spaventato da tutto questo, probabilmente le darai ragione, evitando di fare tutto quello che questa parte ti suggerisce.

Ecco qual è allora il problema!

Il fatto stesso che tu stai dando retta a questa parte!

In che modo?

Beh, per esempio evitando di fare ciò che, secondo questa parte te, potrebbe portarti a impazzire e perdere il controllo.

Evitare di fare ciò che questa parte crede possa portarti ad impazzire e perdere il controllo fa sì che tali semplici pensieri spiacevoli diventino delle vere e proprie ossessioni.

Ecco dunque la quinta cosa che ti è utile sapere: evitare è un’arma a doppio taglio.

Perché?

LA TRAPPOLA DELL’EVITAMENTO

Da un lato evitare è una protezione.

Un meccanismo di difesa.

Lo abbiamo in comune con gli animali e fa parte della nostra natura.

evitare di impazzire

Dall’altro, se utilizzato troppo spesso o come unico meccanismo di difesa può comportare dei problemi.

Quali?

Per esempio, quello di mantenere certi convincimenti.

Pensaci: se eviti di affrontare qualcosa che spaventa quella parte di te convinta di poter  impazzire e perdere il controllo è come confermarle che, qualora dovessi affrontare questa cosa, saresti realmente in pericolo!

Ricordi cosa ci siamo all’inizio di questo articolo?

A seconda di ciò che facciamo possiamo confermare o sconfermare le nostre paure.

Se una parte di noi teme di stare per impazzire e ci motiva a non fare certe cose, ecco che evitando di fare queste cose noi le diciamo implicitamente:

«Hey! Hai ragione! Se faccio questa cosa potrei davvero impazzire!».

Il punto è che, con grandissima probabilità, tu questa cosa l’hai già fatta mille volte e non sei mai impazzito!

Perché dunque oggi dovrebbe essere diverso?

Perché oggi rifare questa cosa dovrebbe portarti ad impazzire e perdere il controllo?

Sia ben chiaro, non voglio motivarti a fare ciò che oggi stai evitando di fare.

Non prima che si sia valutato assieme ad uno specialista se sia realmente utile farlo.

Talvolta le persone smettono infatti di fare cose dannose per la salute quando temono che ciò possa portarle ad impazzire o perdere il controllo.

È il caso di Mirko che, per timore di sviluppare una psicosi, ha smesso di fumare canne uscendo così della sua dipendenza patologica.

dipendenza cannabis

Vedi dunque che evitare non è sempre una cosa sbagliata?!

Il problema, piuttosto, è che quella parte spaventata non si presenta solo quando accade l’evento X, ma anche quando accade l’evento X1, X2, X3, etc.

Ossia, in tutte quelle piccole situazioni che, per un motivo o per un altro, ci ricordano l’evento iniziale nel quale abbiamo pensato di poter impazzire o perdere il controllo.

Se ad esempio hai avuto il timore di impazzire quando hai percepito la tua testa pensare più velocemente dopo aver fumato una canna, è possibile che tale timore ti venga non solo quando fumi, ma anche quando percepisci i tuoi pensieri scorrere più velocemente nella tua mente.

O ancora, se tale timore ti viene quando ti senti in ansia senza sapere perché, è possibile che quest’ansia si presenti anche quando percepisci altre emozioni, come la rabbia o la tristezza.

Ecco che allora le situazioni o gli eventi da evitare possono crescere molto velocemente, comportando spesso un significativo cambiamento nella tua routine di vita.

A seguito di questo non ci sarebbe da stupirsi neanche se ti sentissi un po’ depresso.

depressione verona

Probabilmente, assecondare così tanto questa parte di te spaventata al pensiero di impazzire ti ha portato ad evitare tante situazioni che in passato ti davano un gran senso di piacere e benessere.

Alla fine della loro terapia, molte persone che ho seguito mi hanno detto di essere riuscite a ritrovare se stesse proprio ritornando a fare ciò che prima avevano a lungo evitato a causa di questa paura.

E questo proprio perché hanno imparato che fare quelle cose che prima evitavano di fare non era poi così pericoloso come in realtà temevano!

Tutto molto semplice, si direbbe.

Mmh….forse troppo?

SEMPLICE A DIRSI, DIFFICILE A FARSI

So a che cosa stai pensando.

Nella pratica è tutto più complesso.

Perché?

Probabilmente in quanto è difficile smettere di evitare ciò che si teme se non si è del tutto convinti che farlo sia innocuo.

A ben vedere, è proprio per questo che cerchiamo rassicurazioni!

Funziona?

Beh, se hai seguito l’intero ragionamento di questo articolo forse dovresti già sapere la risposta: decisamente no!

Perché?

In quanto quella parte di te spaventata di perdere il controllo e impazzire continuerà a ripeterti che potresti realmente per impazzire o perdere il controllo se decidessi di esporti ad X.

Ti fa venire ansia oggi anche solo pensando di farlo!

Rassicurare questa parte rappresenta dunque la più grande sfida terapeutica.

curare la paura di impazzire

Tanti fattori rendono difficile farlo ed è proprio su tali fattori che si lavora in psicoterapia.

Vuoi qualche esempio?

Vediamoli assieme!

SE PENSO QUALCOSA DI BRUTTO, ALLORA ACCADRÀ!

Abbiamo parlato della difficoltà che si vive nel rassicurare questa parte di te spaventata di poter impazzireperdere il controllo.

Il problema, tuttavia, non risiede solo nel fatto che questa parte crede di poter impazzire o perdere il controllo facendo o non facendo certe cose, ma anche il fatto che, in molti casi, ci credi anche tu!

Ad esempio, ci sono persone convinte che anche il semplice pensare qualcosa di negativo possa aumentare la probabilità che questo scenario spiacevole possa verificarsi.

Detto diversamente: se una parte di me mi dice che impazzirò/perderò il controllo, allora questo scenario accadrà, perché questa parte dice la verità!

Il problema è che questa parte non dice la verità!

Dice piuttosto la sua verità!

E, come tale, una verità soggettiva, influenzata da tanti fattori.

Non per ultimo, lo stato d’animo.

Ora, poiché questa parte ha ancora in mente le esperienze spiacevoli del passato in cui si è detta di stare impazzendo e/o perdendo il controllo, è questa la verità che probabilmente ci porterà alla mente: l’aspettativa di perdere il controllo e impazzire nel fare o non fare certe cose.

Il punto, tuttavia, è che in passato non siamo impazziti e men che meno abbiamo perso il controllo!

Ma per il semplice fatto che questa parte ce lo suggerisce, le crediamo.

ansia di perdere il controllo

Questo fenomeno, noto in psicoterapia come “pensiero magico”, si esprime dunque in questo modo: se lo penso, allora accadrà.

Al tempo stesso, talvolta le persone danno retta a quella piccola parte dentro di loro convinta di poter realmente impazzire e perdere il controllo in quanto sperimentano sulla propria pelle l’ansia che vive questa loro parte.

In poche parole, talvolta basta sentire la paura di impazzire che proviamo al pensiero di fare certe cose per convincerci di poter realmente impazzire nel fare queste cose.

Detto diversamente: se provo l’ansia di impazzire e perdere il controllo, allora sono realmente a rischio di impazzire e perdere il controllo!

Anche questo fenomeno, noto in psicoterapia come “ragionamento emozionale”, è un altro possibile fattore di mantenimento del problema l’ansia di perdere il controllo e impazzire, nonché oggetto di trattamento.

Inoltre, non tutti sanno che chi tende a sviluppare l’eccessiva preoccupazione di perdere il controllo sembra avere di per sé un intenso bisogno di controllare alcuni aspetti della propria vita o della propria persona.

IL PROBLEMA DEL CONTROLLO

Quando si va ad analizzare la storia di vita individuale, questa tendenza controllante ha spesso alla base una chiara spiegazione.

Durante i colloqui in psicoterapia si scopre ad esempio che determinati eventi, nei quali ci si è sentiti impotenti, hanno accentuato quel bisogno universale di avere controllo sulla propria persona.

Chiaramente, quando poi alcuni episodi di vita portano a rivivere un senso analogo di impotenza, quella tendenza ad avere tutto sotto controllo riemerge, diventando essa stessa il vero problema.

eccessivo controllo

Che cosa significa tutto questo?

Semplicemente che chi è angosciato dal pensiero di perdere il controllo è probabile che, già prima di essere perseguitato da questi pensieri, era a sua insaputa una persona molto controllata.

Questo è il sesto importante punto da tenere a mente e su cui ti esorto a riflettere.

Se hai tanta ansia di perdere il controllo e impazzire, è possibile che per te avere controllo di te stesso, dei tuoi pensieri, delle tue emozioni e del tuo comportamento era importante già prima di avere tutta quest’ansia.

In pratica, eri probabilmente una persona già molto controllata prima che questi pensieri emergessero, ma senza rendertene conto.

Come faccio a dire questo?

In effetti non posso saperlo con certezza e potrei chiaramente sbagliarmi.

Al tempo stesso, l’esperienza mi insegna che, ad essere più sensibili a questo tipo di problematiche d’ansia, sono proprio le persone che avevano già prima un forte bisogno di avere tutto sotto controllo.

Chiaramente, ci sono persone che sono più controllate e persone che lo sono meno, ma, in generale, il bisogno di controllo è spesso già presente prima dell’emergere di questi pensieri angoscianti.

La domanda che verrebbe da porsi a questo punto è la seguente: come mai allora sto vivendo questo disagio così intenso solo ora e non è emerso prima?

UNO SGUARDO AL PASSATO

La risposta che in genere do alle persone che seguo è che, prima di sviluppare tutto il disagio di perdere il controllo, ciò che stavano facendo garantiva di avere il controllo di cui avevano bisogno.

Detto diversamente, è possibile che in precedenza questo forte bisogno di controllo non era presente in quanto la propria routine di vita o determinati comportamenti garantivano una sensazione di pieno controllo su di sé.

A seguito dell’episodio X, tuttavia, si verifica come la perdita di quel senso di padronanza di cui si stava godendo in precedenza, portando così a sperimentare la spiacevole sensazione di non avere più controllo.

equilibrio pazzia

L’evento X, dunque, rappresenta un episodio di vita che porta la persona a sentire di non avere più il controllo che sentiva di avere un tempo.

Ciò su cui ti invito dunque a riflettere è che, probabilmente, l’ansia di avere la situazione sotto controllo che stai provando era già presente prima che emergessero questi pensieri, ma non emergeva in quanto compensata da uno stile di vita che ti permetteva di avere tutto sotto controllo.

Se sta emergendo adesso è solo perché è capitato qualcosa che non ti sta più permettendo di sentirti padrone di te stesso come un tempo, malgrado tu comunque lo sia!

Pensaci bene.

Non tutti sono sensibili al pensiero di impazzire e perdere il controllo.

Sembra assurdo vero?

Invece è proprio così!

Ci sono persone che, ad esempio, fanno di tutto proprio per perdere questo controllo!

Come?

Beh, per esempio assumendo sostanze, abusando di alcol o compiendo comportamenti estremi.

In pratica, cercando di vivere emozioni estremamente intense per sentirsi vivi, in molti casi, tuttavia, in modo altamente disfunzionale.

Ti immagineresti mai una rock star con la paura di perdere il controllo?

Oh forse è più probabile che questa persona abbia il problema opposto, ossia di non avere controllo o di non volerlo avere?!

perdere il controllo

Con persone fortemente impulsive, infatti, il lavoro che si compie è spesso opposto a quello che si compie con persone molto preoccupate di poter impazzire e perdere il controllo.

Si cerca di insegnare loro ad avere più controllo, in modo da evitare che emozioni intense portino queste a compiere scelte impulsive che contemplano unicamente benefici nel breve termine.

Una situazione ben diversa, probabilmente, da quella che stai vivendo in questo momento.

Certo, potresti avere il timore di non avere un buon controllo sui tuoi pensieri, sulle tue emozioni e sui tuoi comportamenti.

Ciononostante, è plausibile ipotizzare che tu abbia già un controllo su tutto questo, ma ne voglia ancora di più.

Più di quello che realmente potrebbe occorrerti o che potresti realmente avere.

LESS IS MORE

Ecco come allora siamo giunti ad un altro importante aspetto che penso sia utile che tu tenga a mente: meno controllo equivale ad avere più controllo.

Paradossale, vero?

Eppure è proprio così!

Desiderare troppo controllo può infatti portarti a vivere una vita emotiva poco equilibrata.

Perché?

In quanto il grado di controllo che si desidera avere sui propri pensieri, sulle proprie emozioni e sui propri comportamenti è spesso molto superiore al grado di controllo che si può realmente avere.

In pratica, riteniamo di dover disporre di un certo grado di controllo su noi stessi per essere al sicuro e stare bene, ma è un grado di controllo che non potremmo mai realmente avere.

non avere controllo

E perché prima lo si aveva?

In realtà è plausibile pensare che neanche prima lo avessimo, malgrado fossimo convinti del contrario.

Ora che invece viviamo quest’ansia, abbiamo come la sensazione di non avere più controllo, ma in realtà quel grado di controllo non era presente neanche prima, solo che non lo sapevamo.

Ci eravamo semplicemente convinti del contrario.

E questo nostro convincimento ci faceva stare tranquilli.

Una sorta di “inganno della mente”, in pratica.

Si vive meglio pensando di avere controllo su di sé.

La questione degna di nota, dunque, è che oggi tu probabilmente hai già un buon controllo su di te, ma semplicemente lo stai ritenendo insufficiente!

In pratica, la tua esperienza di vita ti ha portato a credere non solo di poter arrivare ad avere più controllo rispetto a quello che potresti realmente avere sulla tua vita interiore, ma anche che tu debba necessariamente ottenerlo per stare bene con te stesso!

È per questo che probabilmente hai creato tutta una serie di routine e di abitudini da cui fatichi a staccarti!

Chi sviluppa il timore di perdita di controllo è infatti poco flessibile ai cambiamenti.

Uscire dalla propria zona di comfort può far emergere il pensiero di non avere tutto sotto controllo, portando a vivere l’angosciosa sensazione di non essere realmente padroni di se stessi.

Anche quando in realtà si è già padroni di se stessi, benché non come si vorrebbe per stare bene.

Riassumendo, è possibile che tu nutra un bisogno di controllo superiore rispetto alla media per stare tranquillo e questo ti porti a compiere ingenti sforzi affinché tutto “sia a posto”.

Il punto è che “a posto” lo sei già.

Lo eri prima e lo sei anche adesso.

COME SUPERARE LA PAURA DI IMPAZZIRE E PERDERE IL CONTROLLO?

Se hai letto tutto l’articolo ti sarai reso conto di alcune cose.

Una di queste è che, per superare la paura di perdere il controllo e impazzire, occorre ricevere chiare e precise spiegazioni su che cos’è questa forma d’ansia, cosa la genera e cosa la mantiene, definendo una precisa strategia per affrontarla.

superare paura di impazzire

In questo articolo ho provato a darti qualche utile spunto, consapevole che tali informazioni non sono esaustive di questo fenomeno e che potrebbero non bastare per aiutarti ad uscire da questo problema.

Purtroppo, i limiti di un articolo o di un libro di auto-aiuto sono spesso che ti offrono una panoramica del problema e linee guida per gestirlo che risultano generiche e non facilmente declinabili alla realtà che si sta vivendo.

Poiché ognuno di noi è una persona unica e diversa dalle altre, è pressoché impossibile stabilire a priori soluzioni terapeutiche che possono essere efficaci per qualsivoglia persona con questo problema.

La parola chiave è sempre la stessa: individualizzare la “cura”.

Dove per “cura” intendiamo tutto ciò che la ricerca scientifica e la pratica clinica suggeriscono essere realmente utile per ridurre questo disagio.

Da psicoterapeuta, mi sentirei chiaramente di suggerirti di parlarne con uno specialista, al fine di non ritrovarti a spendere inutilmente tempo ed energia provando soluzioni che potrebbero paradossalmente complicare ulteriormente il problema, più che risolverlo.

Volendo comunque provare a darti qualche ulteriore spunto terapeutico, posso dirti questo.

PILLOLE DI PSICOTERAPIA

Nella mia pratica professionale noto che spesso le persone si rivolgono ad uno psicoterapeuta quando capiscono che così non si può più andare avanti.

O meglio, quando, con un moto di coraggio, riescono a dirsi che non vogliono più andare avanti in questo modo.

Ecco perché chiedono aiuto.

Per essere persuase che non impazziranno.

Come abbiamo già detto ad inizio articolo, uno psicologo non può dare loro questo tipo di rassicurazioni, in quanto non funzionerebbero, se non nel brevissimo periodo.

Tali preoccupazioni tenderebbero infatti a ripresentarsi più avanti, una volta esaurito l’effetto dato dalla rassicurazione.

Occorre dunque trovare un’altra strada.

Ma quale?

Una possibile soluzione consisterebbe nel provare a mettere in discussione i motivi per i quali quella parte fosse tuttora convinta di poter perdere il controllo e impazzire nel fare o non fare determinare cose.

paura di impazzire

Facciamo un esempio.

Immagina che una parte di te fosse convinta di poter realmente impazzire o perdere il controllo nel trascorrere del tempo da solo con i tuoi pensieri.

Chiaramente, se fosse così risulterebbe assolutamente nocivo anche il semplice provare a rimanere svegli la notte senza riuscire ad addormentarsi.

Se infatti si rimanesse svegli, si potrebbe rimanere in stretto contatto con i propri pensieri, correndo così il rischio di impazzire e perdere il controllo!

Il ragionamento è logico, come d’altronde è sensato il modo di ragionare di questa parte:

credere di impazzire

Il problema, piuttosto, è che questa parte giunge a tale conclusione partendo da premesse scorrette.

Ad esempio, dando per scontato che si arriverà senz’altro ad impazzire e perdere il controllo stando da soli con i propri pensieri.

Ma siamo sicuri che lo sia realmente?

Se fosse vero, infatti, come ci si potrebbe spiegare che tutte le persone che rimangono in ascolto dei propri pensieri non impazziscono?

Forse, dunque, non è questo “l’algoritmo mentale” che può portare le persone ad impazzire.

A questo punto quella parte sospettosa potrebbe giustamente chiederti:

«Si, ma come fai ad essere certo che non perderai il controllo? Come puoi esserne sicuro? E se invece ti sbagliassi?».

È qui che potrebbe venirci incontro un discorso sull’utilità del rischiare simile a questo:

«Di certo impazzire e perdere il controllo è l’ultima cosa che voglio ma, se non rischio di riprendere in mano la mia vita, che vita finirò per vivere?

È questa la vita che voglio?

Ho evitato così tante situazioni da sentirmi sempre più in gabbia!

E per di più mi sento sempre in balia dell’ansia di impazzire e perdere il controllo!

Questa per me non è vita!

Non vale forse la pena rischiare?».

Chiaramente, questo discorso può funzionare soltanto se si trova un motivo personale per cui valga la pena rischiare.

E deve essere un motivo forte, oltre che personale.

Qualcosa tanto forte per cui valga davvero la pensa correre il rischio di impazzire o perdere il controllo.

Questo è ciò che solitamente si fa in una terapia: cercare queste forti motivazioni, possibilmente chiamando in causa i valori della persona.

Senza dunque imporre pensieri, convincimenti o valori differenti da quelli propri.

Al contrario, facendo emergere tutto questo dalla stessa persona, sfruttando le sue risorse, i suoi interessi e tutto ciò che per lei più conta nella vita.

E se una persona non avesse di sé un qualcosa di simile?

Beh, si possono sempre costruire assieme!

Passo dopo passo.

Al fine di riuscire ad affrontare poco per volta le proprie paure e superare la paura di perdere il controllo e impazzire.

superare la paura di impazzire

CONCLUSIONI

Che cos’è importante ricordare di tutto quello che ci siamo detti?

Proviamo a fare assieme un piccolo riassunto.

Eccoti di seguito 10 punti essenziali sulla paura di perdere il controllo e impazzire su cui ti esorto a riflettere per superare questa paura:

  1. Non sei l’unica persona che ha paura di perdere il controllo e impazzire.
  2. Non dovrai convivere per sempre con questo disagio, in quanto è un problema che può essere risolto, a patto di essere affrontato nel modo corretto e, se possibile, insieme ad uno specialista.
  3. Ricercare rassicurazioni non ti farà superare questo problema, in quanto una parte di te non si lascerà convincere da nessuno a meno che tu (a) non offra a quest’ultima una spiegazione realistica e convincente, (b) non inizi a ragionare in modo logico, e (c) non inizi cambiare alcune tue specifiche routine di vita.
  4. La paura di perdere il controllo e impazzire è spesso l’esito di un apprendimento errato. È possibile che la tua mente si sia data in passato questa spiegazione per qualcosa di insolito che ti stava capitando, ripetendotelo oggi nello stesso modo ogni qual volta ritorni a sperimentare questo fenomeno o qualcosa che si è associato ad esso.
  5. Comprendere che cosa innesca questi pensieri di perdere il controllo e impazzire e che cosa stai facendo oggi per evitare che si ripresentino fa parte del normale percorso terapeutico per risolvere questo problema.
  6. Non compiere certe azioni o assumere certi comportamenti protettivi può esserti utile nell’immediato per ridurre l’angoscia di poter impazzire, ma alla lunga mantiene la frequenza con cui emergono questi pensieri e l’intensità dell’angoscia.
  7. Quando si è compreso quali comportamenti andrebbero modificati, ci si può motivare al cambiamento pensando se ne valga o meno la pena, chiamando in causa le motivazioni e i propri valori personali.
  8. La sfida più grande in un percorso terapeutico è proprio quella di trovare (o costruire assieme) motivazioni forti per cambiare, esplorando in profondità i valori della persona in relazione alla sua storia di vita.
  9. Spesso chi sviluppa nel tempo la paura di perdere il controllo era già una persona che, a seguito di alcune esperienze del suo passato, aveva già una spiccata tendenza al controllo di sé.
  10. L’accresciuto bisogno di controllo porta a sentire di non avere controllo anche quando in realtà si sta avendo un grado di controllo normale su di sé. Per questo in taluni casi il lavoro terapeutico si incentra nell’aiutare la persona a tollerare la presenza del pensiero angoscioso di avere poco controllo su di sé

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